La Fifa Club World Cup si gioca per la prima volta nel continente africano. Il Marocco, che ospiterà il torneo anche nel 2014, avrà in Marrakesh e Agadir le due città sedi degli incontri. Anche qui la scelta della Fifa di rendere itinerante la manifestazione può far molto per la crescita di un torneo che ha preso il posto dal 2005 della vecchia Coppa Intercontinentale ma fatica a imporsi come Coppa del mondo per club: il peso attribuito alle varie Champions resta ancora superiore. Le sette squadre protagoniste di questa edizione sono Raja Casablanca (campione nazionale del Marocco, nazione ospitante), Bayern Monaco (campione d’Europa), Atletico Mineiro (Sud America), Monterrey (Centro e Nord America), Al Ahly (Africa), Guangzhou Evergrande (Asia) e Auckland City (Oceania). Per tre squadre, le più forti, si tratta della prima apparizione nella Fifa Club World Cup: Bayern Monaco (due coppe Intercontinentali vinte però), Atletico Mineiro e Guangzhou Evergande.
Pep Guardiola alla guida del Bayern Monaco e Ronaldinho leader dell’Atletico Mineiro, promettono di trasformare la finale del Mondiale per club 2014 in un regolamento dei conti in salsa blaugrana – dopo aver preso il posto di Rijkaard, il tecnico catalano aveva messo alla porta il brasiliano. Ruolo di outsider per il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi, non favorito dal sorteggio: in caso di successo nella sfida con l’Al Ahly, i cinesi affronteranno in semifinale il Bayern. LECHAMPIONS

Fifa Club World Cup 2013 – Le 7 squadre

Vincitore Campionato Marocco 2012-13: RAJA CASABLANCA
Il Raja Casablanca, presente in qualità di rappresentante del paese organizzatore, è una delle squadre più titolate del continente africano. I campioni del Marocco 2013 possono esibire nella loro bacheca ben tre Coppe Campioni, vinte nel 1989, 1997 e 1999. E proprio l’ultimo successo aveva dato al Raja l’accesso alla prima edizione della FIFA Club World Cup, giocata in Brasile nel 2000. Allora le Aquile verdi subirono tre sconfitte su tre contro Corinthians, Al Nasr e Real Madrid, stavolta l’obiettivo minimo è superare i campioni d’Oceania nel playoff preliminare. Risultato non scontato per una squadra in piena crisi di risultati: tre sconfitte e un pari nelle ultime quattro uscite, tra cui la pesante eliminazione dalla coppa nazionale per mano del Difaa El Jadida. Un tracollo che è costato la panchina al tecnico Mohamed Fakhir. Affrontare un Mondiale per club in qualità di padroni di casa ha caricato di tante, forse troppe, aspettative il Raja. Un appuntamento che ha finito per distogliere la concentrazione della squadra da quelli che erano gli unici obiettivi realistici: campionato e coppa. I marocchini rischiano di essere fuori al primo colpo.
Giocatore chiave: Issam Raki
Chances di vittoria: 1%

Vincitore OFC Champions League 2013: AUCKLAND CITY
I neozelandesi campioni d’Oceania rappresentano una delle presenze fisse del torneo. In Marocco l’Auckland City rappresenterà il continente oceanico per quinta volta. Un risultato impressionante se si pensa che l’anno di fondazione del club è il 2004. La debolezza della Confederazione oceanica costringe però i propri campioni al playoff preliminare contro i padroni di casa, un appuntamento che si è sempre rivelato uno scoglio insormontabile, con la gloriosa eccezione del Mondiale 2009, quando Auckland riuscì addirittura a conquistare il quinto posto finale. Il nucleo storico della formazione leader del calcio oceanico – Vicelich, Feneridis, Koprivcic, ecc. – è rimasto pressoché immutato, anche se ha sono andate via tre pedine importanti come Exposito, Riera e Souto. Il trio è stato rimpiazzato con gli acquisti del bomber figiano Roy Krishna (strappato ai rivali concittadini del Waitakere United), del difensore croato Mario Bilen, del centrocampista spagnolo Cristobal Marquez (ex Elche e Villareal). A loro si aggiunge anche Angel Berlanga, rientrato alla corte di Ramon Tribulietx dopo una stagione in India. Il pessimo momento di forma del Raja dà ai kiwis una chance di superare il preliminare, anche se Auckland parte sfavorita.
Giocatore chiave: Roy Krishna
Chances di vittoria: 1%

Vincitore CAF Champions League 2013: AL AHLY
Otto volte campione d’Africa l’Al Ahly meritava più di qualunque altra squadra l’onore di rappresentare il calcio africano nella prima edizione del Mondiale per club disputata nel Continente nero. In realtà la presenza degli egiziani al Mondiale per club per il secondo anno di fila ha dell’incredibile se si pensa che il campionato egiziano era stato fermato nel febbraio 2012, ripreso un anno dopo e interrotto nuovamente nel giugno di quest’anno. Aver vinto due Champions senza praticamente poter giocare in patria e con l’obbligo di disputare gli impegni casalinghi a porte chiuse è stato un doppio handicap che avrebbe piegato qualunque squadra con minori risorse morali e caratteriali dell’Al Ahly. Il Mondiale marocchino segnerà anche l’uscita di scena di Mohammed Aboutrika. Il più grande calciatore egiziano di sempre, convinto dal club a non ritirarsi dopo la finale di Champions vinta sugli Orlando Pirates, abbandonerà il calcio giocato con l’obiettivo di segnare almeno un gol e staccare di una segnatura Messi e Denilson, che a quota 4 condividono il primato di miglior marcatore della manifestazione. Tra i campioni d’Africa, che vantano il giocatore più anziano del torneo (il 38enne Wael Gomaa), non ci sarà invece Abdul Zaher, estromesso dalla squadra per aver solidarizzato con gli oppositori del regime egiziano, dopo aver siglato il 2-0 nella finale dell’ultima CAF Champions League.
Giocatore chiave: Aboutrika
Chances di vittoria: 3%

Vincitore AFC Champions League 2013: GUANGZHOU EVERGRANDE
Il Guangzhou Evergrande arriva in Marocco una settimana dopo aver perso la finale di Coppa di Cina contro il Guizhou Renhe. Dopo aver dominato il campionato (vinto con 18 punti sulla seconda) e conquistato per la prima volta la Champions asiatica, il successo della squadra di Lippi nella coppa nazionale era dato per scontato, vista anche la splendida esibizione nel 6-3 inflitto al Beijing Guoan nella semifinale di ritorno. E invece in finale i campioni d’Asia si sono fatti sorprendere perdendo 2-0 in casa del Guizhou la gara di andata e vincendo solo 2-1 il ritorno. Un match che ha rappresentato anche l’ultima esibizione in Cina di Dario Conca, mente e braccio del Guangzhou. Regista e goleador, Conca ritorna al Fluminense, dopo averlo abbandonato nel 2011 per un contratto alla Messi, con un doppio obiettivo: riportare il suo vecchio club nella massima serie brasiliana, dopo l’incredibile retrocessione da campioni in carica; e convincere il ct argentino Sabella a prenderlo finalmente in considerazione in vista dei Mondiali 2014. Di certo Conca in Asia non poteva fare di più e meglio di quanto fatto: in tre stagioni ha vinto Champions, tre campionati, una Coppa di Cina e una Supercoppa cinese. Mai una squadra asiatica ha raggiunto la finale del Mondiale per club. Il Guangzhou è una buona squadra e ha ambizione e convinzione per sorprendere, ma non ha un tabellone agevole: l’Al Ahly all’esordio e poi, in caso di vittoria, il Bayern in semifinale. Sarà dura.
Giocatore chiave: Dario Conca
Chances di vittoria: 10%

Vincitore CONCACAF Champions League 2012-13: MONTERREY
Possibilità di vittoria quasi nulle ma il Monterrey potrebbe diventare la prima formazione centroamericana a raggiungere la finale. Terza apparizione consecutiva per i vincitori delle ultime tre Champions Concacaf, che sanno già di non poter prendere parte alla prossima edizione. Dopo aver vinto per tre volte di fila la Concacaf Champions League i Rayados non hanno potuto difendere il titolo nel torneo 2013-14, il che rende impossibile la qualificazione alla prossima FIFA Club World Cup. La squadra che per un triennio ha dominato le competizioni internazionali in Centro e Nord America sembra arrivata alla fine di un ciclo e questo torneo può regalare una chiusura col botto. A 32 anni Humberto Suazo resta il miglior giocatore dei campioni Concacaf ma attorno al cileno diverse novità di peso. A cominciare dal tecnico Jose Guadalupe Cruz, che in estate ha preso il posto del mito Victor Vucetich. Semi rivoluzione in attacco, dove Suazo ha perso il suo storico partner Aldo De Nigris, passato al Guadalajara. La sensazione è che il Monterrey si sia indebolito. I messicani affronteranno comunque da favoriti la vincente del preliminare tra Raja e Auckland City, per poi eventualmente giocarsi l’accesso in finale con l’Atletico Mineiro. In caso di successo sui brasiliani i Rayados sarebbero la prima squadra della Concacaf a raggiungere la finale del Mondiale per club. Un’impresa che il tecnico Cruz ritiene alla portata dei suoi: “Abbiamo vinto in Messico e nel nostro continente, questa è un’occasione d’oro per imporre il nome del nostro club sulla scena mondiale”. Ambizioni non campate per aria: il tabellone favorevole e l’imprevedibilità (nel bene e nel male) dell’Atletico Mineiro, danno ai biancoblu una concreta possibilità di raggiungere la finale e migliorare la sequenza di piazzamenti al Mondiale, che li ha visti quinti nel 2011 e terzi nel 2012.
Giocatore chiave: Humberto Suazo
Chances di vittoria: 10%

Vincitore CONMEBOL Coppa Libertadores 2013: ATLETICO MINEIRO
Compito ingrato quello dell’Atletico Mineiro. I brasiliani sulla carta sono l’unico ostacolo tra il Bayern e la conquista della FIFA Club World Cup 2013, anche se la (quasi certa) semifinale col Monterrey può riservare sgradite sorprese. Ma nessun tifoso bianconero vuol sentire parlare di piazzamenti: l’ottima tradizione delle sudamericane in questo torneo induce a un ottimismo generalizzato e nell’ambiente c’è chi parla apertamente di vittoria come Jo: “Il Bayern è forte ma sappiamo cosa fare. Del resto anche il Corinthians era sfavorito contro il Chelsea e ha vinto, proprio perché sapeva cosa fare. Faremo lo stesso”. Il Mondiale per club arriva una settimana dopo la fine del campionato brasiliano e l’Atletico, che ha chiuso all’ottavo posto, ha ripresentato in campo Ronaldinho dopo due mesi di assenza per infortunio. L’ex milanista ha risposto positivamente alla chiamata di Cuca firmando una doppietta nel 2-2 col Vitoria, che lo ripropone sicuro titolare al Mondiale per club. A 33 anni Ronaldinho non è più il giocatore che aveva incantato il mondo nel 2005 e nel 2006: fantasia e tecnica sono immutate, mobilità e concentrazione sono invece calate parecchio. A tenere l’Atletico in pista ci pensano gli altri – gli Alecsandro, i Gilberto Silva, i Fernandinho, i Victor (la Libertadores è arrivata grazie alle sue parate) – ma il giocatore in grado, da solo, di evitare una sconfitta o di trasformare il pari in vittoria è ancora lui, il sempre discusso Ronaldinho Gaucho.
Giocatore chiave: Ronaldinho
Chances di vittoria: 30%

Vincitore UEFA Champions League 2012-13: BAYERN MONACO
“Se vinceremo dedicheremo il titolo a Jupp Heynckes, perché se siamo qui è per merito suo”. Pep Guardiola, che ha vinto il Mondiale per club nel 2009 e nel 2011 col Barcellona, sa bene che il successo del Bayern è dato per scontato. I bavaresi, che dovranno fare a meno dell’infortunato Robben, si presentano in Marocco con un pronostico così favorevole da rappresentare l’unica vera insidia. Anche se il Bayern ha dimostrato, sotto Heynckes prima e ora con Guardiola, di non snobbare mai nessun avversario, nessun impegno. Il 7-0 con cui è stato liquidato il Werder Brema in trasferta (40° risultato utile consecutivo in Bundesliga) nell’ultimo turno di campionato ha confermato che i bavaresi si divertono a sbranare gli avversari: nessun appagamento né segni di sazietà. Con l’arrivo di Guardiola il Bayern ha abbandonato il 4-2-3-1 reso perfetto da Heynckes, in favore di un 4-1-4-1  che è spesso costato il posto a Javi Martinez (acquistato dall’Athletic Bilbao nel 2012 per 38 milioni di euro e giocatore chiave nei successi della scorsa stagione), costretto a giocarsi il posto di playmaker-stopper aggiunto davanti alla difesa con Lahm, Schweinsteiger e (l’appena rientrato) Thiago Alcantara. Problemi di abbondanza: gli unici sui quali sinora Guardiola è stato testato. Un successo del Bayern potrebbe dare la spinta decisiva a Franck Ribery verso il Pallone d’oro 2013, anche se è Thomas Muller il giocatore più difficile da controllare per le difese avversarie. La capacità di far abbassare la guardia ai propri marcatori e colpirli di sorpresa è il vero punto di forza di un giocatore che non gode ancora della fama dei compagni Ribery e Robben ma in campo pesa quanto e più di loro.
Giocatore chiave: Thomas Muller
Chances di vittoria: 55%

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